Rilancio o funerale della cultura capuana? Barresi: “Museo patrimonio da tutelare”

CAPUA – Le polemiche e le critiche sull’operato dell’amministrazione di Capua, sembrano non aver mai fine. Adesso è la volta della mancata concessione al Museo Campano, di locali che dovrebbero ospitare importanti reperti. Al riguardo, si registra una ferma presa di posizione del movimento politico civico ” Insieme per Capua”, per bocca del suo leader, Avv. Roberto Barresi. “È ormai un anno che non c’è alcuna risposta concreta del Comune di Capua, alla richiesta del Consiglio di Amministrazione del Museo Campano, riguardante la concessione della chiesa di Santa Placida e del complesso di San Gabriello, al fine di consentire l’ampliamento delle sale espositive. Va anche evidenziato che gli importanti reperti, oggi tristemente messi a deposito, al chiuso, nel palazzo Antignano, devono essere finalmente portati alla pubblica ammirazione. Ciò, ovviamente, anche al fine del necessario rilancio del Museo di Capua. Quali sono le ragioni che impediscono tale concessione? Perché il noto branco di incapaci che amministra Capua tace di fronte ad una situazione così importante??? E dov’è finito il mansueto branco di consiglieri di minoranza??? Ci sono politicamente o ci fanno??? A tutti, pare più che logico una destinazione d’uso, appropriata ed opportuna, che in virtù della vicinanza al palazzo Antignano, dovrebbe essere diretta, nel consentire l’ampliamento del museo, a meno che, il comune e l’”intellighenzia” che lo malgoverna, non abbia altre spettacolari soluzioni in serbo (e chi ci crede?). Bisognerebbe far capire a questi ectoplasmi della politica locale, magari anche con il ricorso a disegnini e gesti semplici di supporto, che il provvedimento richiesto dal Consiglio di Amministrazione del Museo Campano è urgente e necessario, come giustamente affermato dallo storico capuano, Prof. Pompeo Pelagalli, “considerata l’ampiezza delle enormi riserve di materiale accatastato in ben 20 locali di depositi non esponibili ai visitatori con sacrificio anche di raccolte preziose come i cimeli di Giuseppe Martucci e di Ferdinando Palasciano”. Infine, non può trascurarsi la richiesta del Nucleo Carabinieri di Napoli, con compiti di recupero dei beni artistici trafugati e da esporre. Insomma, ancora una volta Capua patisce le conseguenze dell’ennesima perla di inadempienza trascuratezza e palese incapacità politico amministrativa di questi elementi che, una buona volta, dovrebbero andare a casa e a gambe levate!!! Per il bene di Capua, per la doverosa tutela della sua cultura e per il suo futuro
è ormai divenuto indispensabile!














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